Qui di seguito le principali regole che governano la registrazione del contratto di locazione a uso abitativo e la scelta del regime fiscale della cedolare secca.
La legge di Stabilità del 2016 ha cambiato la normativa disciplinante il contratto di affitto.
La registrazione del contratto di locazione è obbligatoria, qualunque sia l’ammontare del canone pattuito, tranne nei casi in cui la durata del contratto, non formato per atto pubblico o scrittura privata autentica, non superi i 30 giorni complessivi nell’anno.
Con le nuove norme, il locatore (il proprietario di casa) deve effettuare la registrazione del contratto di locazione presso l’Agenzia delle Entrate, entro 30 giorni dalla firma. Eventualmente tramite delega, può registrare il contratto di locazione l’agente immobiliare incaricato tramite servizio telematico.
La registrazione del contratto di locazione oltre ad essere obbligatoria, è molto importante perché tutela il proprietario dell’immobile, in caso di inquilino moroso oppure di mancata liberazione dell’appartamento alla scadenza. In assenza di registrazione del contratto, non si potrà procedere con lo sfratto con sistema abbreviato, ma si dovrà necessariamente intentare una causa ordinaria, molto più lunga e costosa.
Nei contratti di locazione di edifici o di singole unità immobiliari soggetti a registrazione va inserita una clausola con la quale il conduttore dichiara di aver ricevuto le informazioni e la documentazione sull’attestazione della prestazione energetica degli edifici (Ape), comprensiva dell’attestato stesso.
Inoltre, una copia dell’attestato deve essere allegata al contratto, tranne che nei casi di
locazione di singole unità immobiliari (Dl 145/2013, articolo 1, comma 7).
Requisiti
Prima di locare un immobile è necessario assicurarsi dell’effettiva funzionalità e quindi:
Che tutti gli impianti siano a norma;
Che gli elettrodomestici (se inclusi nell’affitto) funzionino;
Che i locali siano puliti.
Altro requisito necessario è la certificazione energetica dell’immobile (APE)
Documenti
La sottoscrizione e la registrazione di un contratto di affitto richiede una serie di documenti.
Prima fase: la firma del contratto
Da parte del locatore: documento di identità. codice fiscale, piantina dell’immobile, copia dell’atto di acquisto o visura catastale e attestato ACE (prestazione energetica);
Da parte dell’inquilino: documento di identità e codice fiscale (anche degli altri conviventi).
Seconda fase: registrazione del contratto
Entro 30 giorni dalla firma, il proprietario deve registrare il contratto presso l’Agenzia delle Entrate.
Al momento della registrazione del contratto, è possibile optare per la cedolare secca. Optando per questo regime, alla registrazione del contratto non sono dovute l’imposta di registro e l’imposta di bollo.
L’agenzia immobiliare si occupa di cercare un inquilino che risponda alle esigenze del proprietario e della casa. Si occupa quindi di preparare tutte le questioni burocratiche, i documenti, di predisporre la registrazione.
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